26/03/09

Apertura di Exporienta: aspettative e speranze

Ecco una rassegna dei commenti più interessanti espressi delle autorità che hanno partecipato all'inaugurazione del Salone Exporienta (tratto dal sito www.bimed.net)

Un denominatore comune: l'importanza di scegliere il proprio percorso in base alla propria passione e alla consapevolezza del contesto economico e delle peculiarità del territorio...insieme ad una forte dose di impegno e di determinazione per superare le difficoltà attuali!

«I giovani sono il nostro futuro, passione, impegno e lavoro sono gli ingredienti per raggiungere qualsiasi traguardo nella vita, studiate, studiate, studiate», è stato il saluto del vescovo di Avellino S.E. Mons. Francesco Marino.

«E’ chiaro che il Governo vi debba invitare a studiare di più, è il suo compito. Tuttavia questa deve essere una mattinata festiva, anche se non possiamo negare che, nonostante l’ottimismo della giornata, il Paese sta attraversando un incrocio pericoloso per il suo futuro. Il mondo di carta è crollato, i ragazzi potranno finalmente vedere con i propri occhi la realtà e dovranno rimboccarsi le maniche per formarsi bene», ha detto il Ministro Gianfranco Rotondi.
«Exporienta vuole aprire gli occhi ai giovani, il nostro scopo è quello di consentire che ci sia un incontro tra il mondo del lavoro e quello della scuola. La società sta attraversando un periodo piuttosto difficile, ma l’impegno e la passione non possono essere trascurati, insomma “io speriamo che me la cavo”», ha detto la Grano.
«Exporienta è una realtà vincente ....Noi dobbiamo essere alleati dei giovani e il Salone che abbiamo organizzato ad Atripalda ha lo scopo di orientare i giovani verso il mondo del lavoro. Dobbiamo fare in modo di trattenerli nelle nostre terre e di non perdere le nostre risorse e quello che sarà il nostro futuro», così il presidente della Bimed Tommaso Maria Ferri.
Dopo la presentazione di una “Ricerca inerente il rapporto tra lavoro, formazione e nuovi generazioni”, si è tenuto un incontro – intervista con il professore Alberto Bottino. «Questo è un incontro importante e vitale che spero possa dare un impulso all’Orientamento nella regione Campania che, in questo senso, vive ancora uno stato provvisorio. Qualunque scelta sbagliata è una tappa pericolosa, la scuola deve fare in modo che il ragazzo possa essere formato, in modo che possa muoversi senza stampelle. L’istruzione deve guardare al territorio e agli enti locali. Noto, con piacere, che i giovani vogliono essere informati sul mondo del lavoro e sulle prospettive future», questo il commento di Alberto Bottino.

Piero De Prisco, del CNR di Avellino, sostiene con passione: "I ragazzi non devono smarrire curiosità e fantasia e la scuola dovrebbe essere in grado di far emergere le peculiarità dei ragazzi e le loro vocazioni. I giovani devono avere il coraggio di seguire la propria strada, di fare ciò che gli piace e non badare soltanto all’aspetto remunerativo. Abbiamo bisogno di figure professionali esperte che sappiano collegare competenze al proprio territorio»

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