29/04/09

Ri-lancio Europeo? Dalle imprese agli individui

L'economia USA continua la sua frenata: il PIL è sceso del 6,1% nel primo trimestre 2009, peggio di quanto gli analisti si aspettassero.

Genearl Motors in crisi profonda. Chrysler sull'orlo della bancarotta.

Il pandino della FIAT accorre.... La tartaruga raggiunge e sorpassa Achille.

Fiutando l'opportunità di investimento, corre anche il rischio di dargli un passaggio...

Gli azionisti ed i lavoratori americani tirano un sospiro di sollievo.

Obama stringe la mano a Marchionne.

Stiamo assistendo ad un piano Marshall Europeo?

La domanda è retorica, ma l'attuale congiuntura socio-economico-finanziaria induce a riflettere.

Insieme ad altri dati della Commissione Europea. La produzione industriale è tuttora negativa, ma l'indice BCI, che misura le aspettative dei manager delle imprese della zona euro, è incoraggiante. I manager e le imprese credono in una ripresa, seppur faticosa.

Questi sono segnali deboli ma indicativi di una brezza leggera che dall'Europa spira verso gli USA.

La ripresa parte dalla fiducia non solo di chi consuma, ma anche di chi produce e chi investe

E' possibile, e necessario, un rilancio dell'economia sostenuta dall'etica e dalla responsabilità sociale delle imprese e degli istituti finanziari.

E' possibile, e necessaria, una nuova coesione sociale tra imprenditori, lavoratori e sindacati, all'insegna dell'impegno verso un obiettivo comune: il benessere sostenibile.

E' indispensabile, a livello individuale, un rilancio di sè stessi, delle proprie competenze e talenti, perchè realizzarsi professionalmente significa anche dare il proprio contributo significativo alla società.


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